Si tratta dei cosiddetti emendamenti AT&T: striscia nel testo degli emendamenti la legittimazione a mettere in campo sistemi di gestione del traffico. Sistemi di gestione che potrebbero tradursi in una Internet a due velocità, nella discriminazione di certi protocolli rispetto ad altri. Un emendamento che attenta alla neutralità della rete, che potrebbe agevolare la creazione di alleanze strategiche volte alla prioritizzazione dei contenuti e che potrebbe ripercuotersi sul regime competitivo, sulla libertà dei cittadini delle rete di manifestare la propria creatività, il proprio pensiero. E che potrebbe scoraggiare gli investimenti nell’infrastruttura da parte degli operatori, in grado così di contenere il traffico adattandolo alle risorse che hanno a disposizione.
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I netizen europei si stanno mobilitando, l’Italia non è da meno: consumatori e accademici, cittadini della rete. Auspicano che le lettere con cui tenteranno di sensibilizzare gli europarlamentari non rimangano inascoltate
http://punto-informatico.it/2585021/PI/News/non-lasciare-che-rete-diventi-tv.aspx